Abu Dhabi, riassunto del venerdì: Norris davanti a tutti nel weekend decisivo per il titolo

Abu Dhabi, riassunto del venerdì: Norris davanti a tutti nel weekend decisivo per il titolo

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Il sole è tramontato sul circuito di Yas Marina e, con esso, si chiude il primo capitolo del gran finale della stagione 2025 di Formula 1. La tensione nel paddock si taglia con il coltello. Siamo arrivati ad Abu Dhabi con un distacco di soli 12 punti tra il leader del campionato Lando Norris e il campione in carica Max Verstappen. Dopo due sessioni di prove libere ad alta intensità, una cosa è certa: la McLaren è arrivata con l'intenzione di chiudere definitivamente la porta in faccia alle speranze della Red Bull.

Il venerdì ha offerto condizioni calde e stabili (con una temperatura dell'aria intorno ai 26°C), permettendo ai team di raccogliere dati cruciali sulle mescole soft e medie. Sebbene i riflettori siano puntati sulla lotta per il titolo, un rimescolamento caotico delle carte a centro gruppo — guidato da un passo sorprendente di Haas e Sauber — ha lasciato gli strateghi con più di un grattacapo in vista di sabato.

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Analisi del passo: Norris comanda, Verstappen insegue

Lando Norris è stato il re indiscusso del venerdì, dominando la classifica dei tempi in entrambe le sessioni. Nelle FP1 il margine è stato sottilissimo: appena 0,008s lo separavano da Verstappen. Tuttavia, quando la pista si è gommata sotto i riflettori delle FP2, il divario si è allargato in modo significativo.

  • Giro più veloce FP2: Lando Norris (McLaren) – 1:23.083
  • P2: Max Verstappen (Red Bull) – 1:23.446 (+0.363s)
  • P3: George Russell (Mercedes) – 1:23.462 (+0.379s)

Se il passo sul giro secco suggerisce un vantaggio McLaren, i dati sui long run raccontano una storia ancora più interessante. Durante le simulazioni a pieno carico di carburante con gomma Media (C4), Norris ha mantenuto una media costante sull'1:29.6, mentre Verstappen ha oscillato intorno all'1:29.8, lottando con quello che ha definito un bilanciamento "saltellante" nell'ultimo settore.

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La frustrazione dell'olandese era evidente. All'inizio delle FP2, lui e Norris hanno avuto un momento di tensione alla Curva 1, con Norris che si è aperto via radio per lamentarsi del traffico. È stata una scintilla che simboleggia l'attrito di una sfida decisiva per il titolo. Nel frattempo Oscar Piastri, che ha ceduto il sedile nelle FP1 al rookie Pato O'Ward, ha dovuto recuperare terreno nella sessione serale, chiudendo in P11 mentre cercava il giusto setup.

La battaglia a centro gruppo: il "super-sub" e la rinascita Sauber

Se la testa della griglia ha seguito il copione previsto, il centro gruppo lo ha completamente stravolto. La prestazione di spicco della giornata appartiene a Oliver Bearman sulla Haas. Il britannico ha stampato un sensazionale 1:23.501 chiudendo P4 nelle FP2, inserendosi tra i top team e finendo davanti a entrambe le Ferrari.

Altrettanto scioccante è stato il passo dello Stake F1 Team (Sauber). Con Nico Hülkenberg in P5 e il fenomeno rookie Gabriel Bortoleto in P6, la scuderia di Hinwil sembra aver sbloccato un potenziale enorme grazie agli aggiornamenti di fine stagione.

Degrado gomme e strategia:

  • Degrado termico: I team hanno riportato un degrado termico sulle gomme posteriori superiore alle aspettative, in particolare nel Settore 3 (la zona dell'hotel), dove la trazione è fondamentale.
  • Scelta delle mescole: La Soft (C5) regge bene sul giro secco, ma è stato notato del graining sull'anteriore sinistra delle Mercedes e delle Williams durante i long run.
  • I problemi della Williams: Carlos Sainz (P13) e Alex Albon (P15) hanno faticato con il bilanciamento, con Sainz che ha notato come "il degrado sia molto più alto del previsto", suggerendo che la classica strategia a una sosta potrebbe essere al limite per alcune vetture.

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Punti chiave: la Red Bull riuscirà a rispondere?

Guardando alle qualifiche, emergono tre domande fondamentali:

  1. Il deficit della Red Bull è reale? Max Verstappen trova spesso il tempo durante la notte, ma un distacco di 0,3s nelle FP2 è sostanziale. Se non riuscirà a risolvere il sottosterzo nel Settore 3, la pole position — e forse il campionato — potrebbero scivolare via.
  2. Dov'è la Ferrari? Con Charles Leclerc (P8) e Lewis Hamilton (P14) che hanno chiuso indietro nelle FP2, la Scuderia sembra aver utilizzato mappature motore conservative. Tuttavia, il passo gara di Hamilton è stato competitivo (media 1:29.5), suggerendo che potrebbero aver assettato la macchina pensando esclusivamente alla gara di domenica.
  3. Il ruolo dei "guastafeste": Con Haas e Sauber che sembrano abbastanza veloci da disturbare la Q3, qualsiasi passo falso dei contendenti al titolo in Q1 o Q2 potrebbe essere catastrofico. Rimanere bloccati nel traffico dietro a un Bearman o a un Hülkenberg così veloci è un rischio che né Norris né Verstappen possono permettersi.

Prossimi appuntamenti: Le Prove Libere 3 prenderanno il via domani alle 14:30 ora locale, seguite dalla sessione di Qualifica più importante dell'anno alle 18:00.