
Cosa è successo ad Hamilton a Las Vegas, e perché parte ultimo?
Lewis Hamilton ha vissuto una delle qualifiche più difficili della sua illustre carriera sotto le luci della Las Vegas Strip, chiudendo in ultima posizione. In una sessione caotica e bagnata, che ha rimescolato i valori in campo, il sette volte campione del mondo è stato eliminato in Q1, segnando la prima volta in carriera in cui si qualifica ultimo per pura mancanza di passo.
Una tempesta perfetta... di problemi
L'eliminazione di Hamilton non è stata causata da un singolo errore, ma piuttosto da una "tempesta perfetta" di inconvenienti che hanno compromesso la sua sessione. Il pilota della Ferrari ha faticato fin da subito a mandare in temperatura le gomme da bagnato sul viscido asfalto cittadino, un problema che ha afflitto la Scuderia per tutta la durata delle qualifiche. Mentre il compagno di squadra Charles Leclerc è riuscito a strappare un biglietto per la Q3 (chiudendo poi nono), Hamilton non ha mai trovato il grip necessario per aggredire le curve.
Il paletto, le bandiere e la confusione
I tentativi finali del britannico di uscire dalla zona eliminazione sono stati vanificati da una serie di incidenti. In primo luogo, i replay hanno mostrato Hamilton colpire un paletto a bordo pista alla Curva 14, che sembra essersi incastrato sotto il fondo della sua SF-25, disturbando probabilmente l'aerodinamica della vettura.

A peggiorare le cose, il suo ultimo giro lanciato è stato rovinato dalle bandiere gialle nell'ultimo settore, che lo hanno costretto ad alzare il piede. La situazione è stata aggravata da un'incomprensione critica via radio con il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami. Avvicinandosi al traguardo, Hamilton ha chiesto: "Siamo salvi?", ricevendo come risposta "Continua a spingere". Tuttavia, vedendo le luci rosse sul portale del traguardo (che segnalavano la fine della sessione), Hamilton ha esitato e abortito il giro, credendo erroneamente di aver preso la bandiera a scacchi o che la sessione fosse ormai persa.
"È una sensazione orribile"
Parlando ai media dopo la sessione, uno sconsolato Hamilton non ha usato mezzi termini. "È ovviamente una sensazione orribile", ha ammesso. "Non riuscivo a far funzionare le gomme. Avevo tantissimo sottosterzo e credo che uno dei freni anteriori si fosse vetrificato".
Ha descritto la sua stagione di debutto con la Ferrari come "l'anno più duro" della sua carriera in Formula 1. Nonostante la macchina sembrasse "fantastica" nelle FP3 asciutte poche ore prima, l'arrivo della pioggia ha fatto evaporare completamente la sua fiducia nella monoposto.
Domenica: una montagna da scalare
Partendo dal fondo dello schieramento, Hamilton ha davanti a sé un'impresa titanica per il Gran Premio. Con il circuito stretto che rende difficili i sorpassi e la probabile presenza di spray in caso di pioggia persistente, salvare qualche punto richiederà una gara caotica o un colpo di genio strategico dal muretto Ferrari.
