
FP2 Jeddah: Norris vola, Sainz sorprende, Tsunoda a muro
Le luci si sono accese sul Jeddah Corniche Circuit per la seconda sessione di prove libere del Gran Premio dell'Arabia Saudita, e a brillare più di tutti è stato Lando Norris su McLaren. Il pilota britannico ha siglato il miglior tempo in una sessione cruciale per la preparazione di qualifiche e gara, svoltasi in condizioni notturne più rappresentative rispetto alla FP1 diurna.
Con un crono di 1:28.267 ottenuto sorprendentemente su gomma Medium (C4), Norris ha preceduto il compagno di squadra Oscar Piastri (+0.163s), confermando l'ottimo stato di forma della McLaren su questo tracciato ad alta velocità. Max Verstappen (Red Bull Racing) si è piazzato terzo (+0.280s), dimostrando che la Red Bull è comunque vicina, ma forse non dominante come visto in altre occasioni.
Una sessione sotto i riflettori
Le FP2 a Jeddah sono l'unica sessione di prova che si svolge in condizioni simili a quelle di qualifiche e gara, con temperature dell'aria e dell'asfalto significativamente più basse rispetto alla FP1 diurna. Questo rende l'ora di pista notturna fondamentale per i team per raccogliere dati sul comportamento delle vetture con carichi di carburante diversi e su mescole di pneumatici più morbide (Pirelli ha portato le mescole C3, C4 e C5, con la C5 che è la Soft del weekend).
La sessione è iniziata con una nota amara per Gabriel Bortoleto (Kick Sauber), costretto ai box per una perdita di carburante che gli ha impedito di scendere in pista per l'intera ora. Un duro colpo per il giovane pilota, che affronterà le qualifiche con un notevole svantaggio in termini di chilometraggio e confidenza con il tracciato.
Traffico e primi muri baciati
Con la pista più fresca, i team si sono concentrati inizialmente su run con gomme Medium e Hard, raccogliendo dati preziosi sul passo gara. Il traffico, come sempre a Jeddah, si è rivelato un fattore critico, portando a momenti di tensione e commenti sarcastici via radio. Carlos Sainz (Williams) e Nico Hulkenberg (Kick Sauber) hanno avuto difficoltà nell'uscire pulitamente dai box, mentre Alexander Albon (Williams) è stato ostacolato da Lewis Hamilton (Ferrari), esprimendo il suo disappunto via radio. Anche Fernando Alonso (Aston Martin) ha commentato ironicamente la densità del traffico: "Ci sono 20 macchine in pista. Ne ho superate 26 in questo giro".
I muri di Jeddah non hanno perdonato. Lance Stroll (Aston Martin) è stato protagonista del primo brivido con un testacoda in Curva 2, riuscendo comunque a ripartire. Il rookie Kimi Antonelli (Mercedes) ha avuto difficoltà con bloccaggi e un contatto con il muro all'uscita dell'ultima curva ("Box, ho toccato il muro all'uscita dell'ultima curva"), costringendo i meccanici Mercedes a un controllo approfondito della sua vettura. Anche Oscar Piastri ("Ho ancora toccato il muro con l'ala anteriore") e Alexander Albon ("Penso di aver appena sfiorato il muro") hanno avuto contatti ravvicinati con le barriere, a dimostrazione di quanto sia alto il rischio su questo circuito.
Lotta per il tempo sul giro: McLaren Impressiona
Con l'avvicinarsi della metà sessione, la maggior parte dei team ha montato le gomme Soft C5 per le simulazioni di qualifica. Liam Lawson (Racing Bulls) è stato tra i primi a farlo, cercando di sfruttare la pista libera.
McLaren ha subito mostrato un passo eccellente. Dopo un primo run veloce di Piastri, Lando Norris ha risposto con un tempo quasi identico, separato dal compagno di squadra da appena un millesimo di secondo. La battaglia interna al team di Woking si preannuncia intensa. Norris, che sembra trovarsi molto meglio a Jeddah rispetto ai circuiti precedenti, ha poi migliorato ulteriormente, siglando il tempo che lo ha portato in testa.
Max Verstappen ha risposto portandosi provvisoriamente in P1, ma il suo tempo non è stato sufficiente a resistere all'attacco finale di Norris.
Ferrari, Williams e tutti gli altri
Charles Leclerc (Ferrari), al volante della SF-24 aggiornata con il nuovo fondo, ha chiuso quarto. Nonostante un primo tentativo su Soft non ottimale, il monegasco ha trovato il ritmo nel secondo run, piazzandosi a quasi mezzo secondo dalla vetta. Il suo nuovo compagno di squadra in Ferrari, Lewis Hamilton, ha faticato a trovare il ritmo, chiudendo 13° e lamentando "high speed bouncing" (rimbalzo ad alta velocità) via radio. La differenza di performance tra i due piloti Ferrari in questa sessione è un dato interessante da analizzare.
La sorpresa del giorno è stata la Williams, con Carlos Sainz quinto e Alexander Albon decimo. Sainz, al volante della FW46, ha dimostrato un'ottima confidenza con il tracciato, piazzandosi davanti a vetture teoricamente più competitive. Un risultato incoraggiante per il team di Grove.
Anche Alpine ha mostrato segnali positivi, con Pierre Gasly ottavo dopo aver guidato la FP1. Isack Hadjar (Racing Bulls) e Kimi Antonelli (Mercedes) hanno completato la top 12, ma entrambi hanno avuto piccoli problemi o contatti con i muri che potrebbero aver limitato il loro potenziale.
Più indietro Liam Lawson (Racing Bulls), Fernando Alonso (Aston Martin), Oliver Bearman (Haas F1 Team) e Jack Doohan (Alpine), tutti racchiusi in pochi decimi. Lance Stroll (Aston Martin) e Esteban Ocon (Haas F1 Team) hanno chiuso la classifica dei piloti con un tempo valido.
L'incidente di Tsunoda e la bandiera rossa
Il momento più drammatico della sessione è arrivato a pochi minuti dalla fine, quando Yuki Tsunoda (Red Bull Racing) ha perso il controllo della sua vettura all'ultima curva dopo aver sfiorato il muro interno. L'impatto con la barriera esterna ha danneggiato pesantemente la RB21, ponendo fine anticipatamente alla sua sessione e causando la prima bandiera rossa del weekend. "Scusate ragazzi", ha detto Tsunoda via radio, visibilmente dispiaciuto per l'errore che compromette la preparazione del suo team.
La bandiera rossa ha ridotto il tempo disponibile, ma la sessione è ripartita per permettere ad alcuni piloti di effettuare prove di partenza, anche se non tutti sono riusciti a uscire in tempo, inclusi Tsunoda, Antonelli, Hadjar e Bortoleto, le cui vetture erano sotto controllo o riparazione.
Ci avviciniamo alle qualifiche
Le FP2 di Jeddah hanno confermato la natura insidiosa del circuito e suggerito una lotta serrata al vertice, con McLaren che sembra aver trovato un ottimo bilanciamento in condizioni notturne. La performance di Sainz su Williams è un dato interessante in vista delle qualifiche, così come le difficoltà di Hamilton.
Con i team che analizzeranno a fondo i dati dei long run raccolti nella parte finale della sessione, la preparazione per la gara di domenica sarà cruciale. Ora l'attenzione si sposta sulle qualifiche di domani, dove ogni errore sarà pagato a caro prezzo sui muri di Jeddah. La caccia alla pole position è ufficialmente aperta.