
FP1 Miami: Piastri in testa, bandiere rosse e colpi di scena
Il sole di Miami era rovente, la temperatura dell’asfalto saliva a un soffocante 48,3°C e l’umidità si attestava al 50% mentre prendeva il via la sesta tappa della stagione 2025 di Formula 1 con la Prima Prova Libera del Gran Premio di Miami. L’attesa era palpabile, con il paddock ancora in fermento dopo la drammatica vittoria di Oscar Piastri a Jeddah e la lotta per il titolo sempre più serrata. Ma mentre la sessione si svolgeva, è stato il circuito di Miami stesso—insieme a una serie di incidenti e bandiere rosse—a rubare i titoli, preparando il terreno per un weekend che promette imprevedibilità e grande spettacolo.
Condizioni torride mettono alla prova i piloti
Fin dall’apertura della pit lane, era chiaro che il tracciato di Miami sarebbe stato una dura prova sia per i piloti che per le vetture. Con temperature dell’aria a 28,3°C e la superficie della pista a un bollente 48,3°C, le squadre si sono subito concentrate sulla gestione delle gomme e sulle soluzioni di raffreddamento. Il vento, che soffiava a una modesta velocità di 2,6 km/h da sud-est, offriva ben poco sollievo.
I piloti sono usciti per i giri di installazione, molti segnalando condizioni scivolose e mancanza di grip mentre la pista si gommava. Erano disponibili le mescole più morbide della gamma Pirelli—C3, C4 e C5—e le squadre non hanno perso tempo a raccogliere dati cruciali su degrado e finestre di prestazione degli pneumatici.
Incidenti precoci e una bandiera rossa che interrompe la sessione
La sessione era appena iniziata quando sono apparsi i primi problemi. Lando Norris, reduce da una gara di rimonta tanto dura quanto impressionante a Jeddah, è stato tra i primi a segnalare difficoltà. Via radio, Norris si è lamentato: “Sì, ci sono—avete lasciato così tanti attrezzi nell’abitacolo. Sta cadendo tutto. Devo rientrare ai box in questo giro.” La squadra McLaren si è precipitata a risolvere il caos nell’abitacolo, facendo perdere a Norris tempo prezioso in pista.
Altrove, Yuki Tsunoda ha segnalato una posizione insolita del sedile: “Mi sembra che l’altezza del sedile sia un po’ troppo alta.” Il box Red Bull ha preso nota del feedback, ma era il segno delle piccole ma significative sfide di assetto che le squadre affrontavano nel caldo di Miami.
George Russell, nel frattempo, è stato molto esplicito riguardo al comportamento della sua Mercedes: “Non so cosa stia succedendo, la macchina sembra completamente diversa. Lo sterzo è eccezionalmente pesante.” Il team ha confermato il problema e la sessione di Russell si è trasformata in una prova di adattamento mentre cercava di trovare il ritmo.
La prima grande interruzione è arrivata con una doppia bandiera gialla nel Settore 7, seguita rapidamente da un’altra nel Settore 13. Pochi istanti dopo, la sessione è stata interrotta con bandiera rossa. La causa: la Haas di Oliver Bearman era finita contro le barriere, con Bearman che si è scusato via radio: “Ah, cavolo, questa… Scusate. Stai bene? Sì, sto bene, scusate.” L’incidente ha costretto la sessione a fermarsi mentre i commissari liberavano la vettura e i detriti.
La sessione termina con una bandiera rossa
Il periodo di bandiera rossa è durato diversi minuti, costringendo le squadre a rivedere i propri piani di lavoro. Il circuito di Miami, noto per i suoi muri implacabili e le vie di fuga limitate, ha dimostrato ancora una volta che anche in prova il margine d’errore è sottilissimo.
La sessione non ha potuto riprendere perché il tempo a disposizione è scaduto. Solo pochi piloti sono riusciti a completare run lunghi e rappresentativi.
Incidenti chiave e indagini FIA
Con il proseguire della sessione, i commissari sono stati tenuti occupati. Due distinti episodi che hanno coinvolto Lando Norris sono stati segnalati per indagine post-sessione. Il primo, una “condizione non sicura” che coinvolgeva la McLaren di Norris, è stato segnalato all’inizio della sessione. Più tardi, un episodio alla Curva 17 tra Esteban Ocon e Norris è stato annotato per ostruzione, con i commissari che hanno confermato che entrambi sarebbero stati indagati dopo la sessione.
I più veloci: Piastri, Leclerc e Verstappen
Nonostante le interruzioni, diversi piloti sono riusciti a segnare tempi competitivi. Oscar Piastri, nuovo leader del campionato dopo il trionfo di Jeddah, ha confermato il suo ottimo stato di forma chiudendo in testa la sessione con un miglior giro di 1:27.128 su gomma morbida. La McLaren è apparsa ben bilanciata e la fiducia di Piastri era evidente, anche se ha chiesto via radio un controllo alle gomme di destra dopo un contatto con il muro: “Controllate le gomme di destra, ho toccato il muro.”
Charles Leclerc si è piazzato secondo per la Ferrari, a soli 0,356s, mentre Max Verstappen terzo, ad ulteriori 0,074s dietro. I primi tre sono dunque separati da meno di mezzo secondo, suggerendo un altro weekend combattuto.
Carlos Sainz, sulla Williams, ha continuato la sua risalita con il quarto tempo, mentre Alexander Albon ha chiuso la top five, sottolineando il miglioramento del passo Williams nel 2025.
Prestazioni notevoli e difficoltà
Isack Hadjar ha impressionato con la Racing Bulls, chiudendo sesto e mostrando che gli aggiornamenti della squadra potrebbero iniziare a dare i loro frutti. George Russell, nonostante le lamentele sull’handling, ha chiuso settimo, mentre Yuki Tsunoda, Kimi Antonelli e Fernando Alonso hanno completato la top ten.
Più indietro, la sessione travagliata di Lando Norris lo ha lasciato dodicesimo, mentre Lewis Hamilton, ancora alla ricerca di risposte con la sua Ferrari, era tredicesimo. Il rookie Gabriel Bortoleto ha chiuso quindicesimo per la Kick Sauber, e Oliver Bearman, nonostante l’incidente, ha ottenuto il sedicesimo tempo per la Haas.
La spinta della McLaren continua
Il passo di Oscar Piastri in cima alla classifica conferma che la spinta della McLaren da Jeddah è proseguita a Miami. La vettura sembra veloce sia sui run brevi che su quelli lunghi, e la fiducia di Piastri è alle stelle. La sessione di Lando Norris è stata compromessa, ma se la McLaren riuscirà a risolvere i problemi operativi, sembra pronta a lottare di nuovo per pole e vittoria.
Ferrari e Red Bull per ora in lotta
La prestazione di Charles Leclerc suggerisce che la Ferrari è in corsa per la prima vittoria stagionale, mentre il terzo posto di Max Verstappen—nonostante una sessione interrotta da detriti e modifiche di assetto—significa che la Red Bull non può essere esclusa. La battaglia tra queste tre squadre è più serrata che mai.
Mercedes e Williams: destini contrapposti
Mercedes ha vissuto una sessione altalenante, con i problemi di handling di Russell e l’adattamento di Antonelli al circuito di Miami sotto osservazione. Williams, invece, continua a impressionare, con Sainz e Albon entrambi nella top five. Il progresso della squadra di Grove è una delle storie della stagione.
Bandiere rosse: un avvertimento per le qualifiche?
La frequenza delle bandiere rosse e il numero di episodi sotto indagine sono un campanello d’allarme per le qualifiche. Il circuito di Miami punisce gli errori e, con il gruppo così compatto, la posizione in pista e i giri puliti saranno fondamentali.
Sale l’attesa per il resto del weekend
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti mentre il weekend del Gran Premio di Miami entra nel vivo—se la Prima Prova Libera è un’indicazione, ci aspetta un weekend infuocato nella Magic City.