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FP3 Imola: Norris primo, ma i problemi con le gomme soft suggeriscono una qualifica scioccante

FP3 Imola: Norris primo, ma i problemi con le gomme soft suggeriscono una qualifica scioccante

Si è conclusa l'ultima sessione di prove prima delle qualifiche per il GP di IMola e, se le FP3 sono un indicatore affidabile, ci aspetta un'ora di qualifiche emozionante e imprevedibile. Sotto un cielo italiano caldo e soleggiato, con una temperatura dell'aria di 22,2°C e una temperatura della pista che ha raggiunto i 42°C prima di stabilizzarsi a 38°C alla fine della sessione, team e piloti hanno avuto un'ultima possibilità di mettere a punto le loro configurazioni. Mentre McLaren ha continuato a mostrare un passo forte, con Lando Norris che alla fine ha superato la classifica dei tempi, la sessione è stata tutt'altro che semplice, segnata da numerose escursioni nella ghiaia, una curiosa difficoltà con la mescola di pneumatici più morbida e un gruppo compatto che lascia presagire potenziali colpi di scena. Imola, una classica pista per piloti, ha certamente onorato la sua reputazione di punire gli errori.

McLaren in testa, ma non senza drammi

McLaren è emersa dalle prove del venerdì come il team da battere, con Oscar Piastri che ha superato in modo impressionante sia le FP1 che le FP2. Le vetture color papaya sembravano connesse al difficile circuito di Imola, e questa tendenza è proseguita in gran parte anche nelle prove finali del sabato. Lando Norris ha infine stabilito il punto di riferimento con un tempo di 1’14.897, poco più di un decimo inferiore alla pole position dell'anno scorso. Il suo compagno di squadra, Oscar Piastri, si è assicurato il secondo posto con un tempo di 1’14.997, esattamente un decimo dietro a Norris, dimostrando le prestazioni finemente bilanciate all'interno del garage McLaren.

Tuttavia, nessuno dei due piloti McLaren ha avuto una sessione interamente priva di problemi. Sia Norris che Piastri si sono ritrovati a fare conoscenza con le trappole di ghiaia di Imola mentre spingevano al limite le loro MCL60. Da segnalare l'escursione di Piastri, avvenuta durante un tentativo di giro veloce, eppure è comunque riuscito a ottenere un buon tempo anche con pneumatici medi usati per sette giri più tardi nella sessione, saltando al secondo posto. Il team ha avuto un breve periodo ai box per rimuovere della ghiaia dalla vettura dell'australiano, una piccola interruzione in una prestazione altrimenti ottima. La McLaren sembrava anche condurre alcune valutazioni aerodinamiche, con la vettura di Norris che presentava vernice flow-vis sull'ala posteriore all'inizio della sessione, suggerendo che fossero abbastanza fiduciosi nella loro configurazione di base da raccogliere dati per le gare future, in particolare con Monaco ad alto carico aerodinamico e Barcellona a basso carico aerodinamico all'orizzonte.

Il passo delle McLaren è innegabile, ma la loro suscettibilità a piccoli errori, condivisa da molti altri, sottolinea l'equilibrio precario necessario per estrarre il massimo delle prestazioni su questo circuito vecchia scuola.

L'enigma delle gomme soft: un grattacapo per le qualifiche?

Uno degli argomenti di discussione più significativi emersi dalle FP3 è stato il comportamento della mescola C6 più morbida, portata da Pirelli per la prima volta in questa stagione insieme alle C4 e C5. La logica vorrebbe che la gomma più morbida fosse la regina indiscussa per le simulazioni di qualifica, ma la realtà si è rivelata più complessa. Numerosi piloti, compresi quelli nelle posizioni di vertice, hanno faticato a far rendere al meglio la mescola C6 in un intero giro lanciato.

Il problema principale sembrava essere il surriscaldamento, in particolare alla fine del giro. I piloti hanno segnalato una notevole perdita di aderenza nell'ultima sequenza di curve, rendendo difficile mettere insieme un giro perfetto. Gli alti cordoli, un pericolo sempre presente a Imola, non hanno fatto altro che esacerbare il problema, destabilizzando le vetture e rendendo ancora più difficile mantenere la traiettoria ideale. Ciò è stato evidente quando Verstappen e Piastri hanno commesso entrambi errori nei loro primi giri con gomme morbide, con Piastri che ha messo due ruote nella ghiaia. Piastri è poi migliorato al 3° posto in un secondo tentativo con le gomme morbide, ma era ancora quasi quattro decimi dietro al miglior tempo del suo compagno di squadra, anche se con pneumatici che non erano al loro meglio assoluto.

È interessante notare che diversi piloti hanno fatto segnare i loro migliori tempi con la mescola media. Infatti, quattro dei primi dieci tempi sul giro, tra cui lo sforzo di Max Verstappen al 3° posto (1’15.078), sono stati ottenuti con la gomma a spalla gialla. Ciò solleva un'affascinante questione strategica per le qualifiche. I team rischieranno la gomma morbida potenzialmente più veloce ma più capricciosa, oppure alcuni potrebbero optare per la media più consistente, soprattutto se riescono a ottenere un solo giro pulito dalla C6? Con la maggior parte dei team che avrebbero a disposizione solo un set di pneumatici medi nuovi, che idealmente vorrebbero conservare per la gara, questo dilemma degli pneumatici aggiunge un altro livello di intrigo. Il calo leggermente della temperatura della pista verso la fine della sessione, fino a 38°C, non sembra aver alleviato in modo significativo le difficoltà con le gomme morbide. Le qualifiche potrebbero benissimo ridursi a chi commette meno errori e a chi padroneggia la preparazione degli pneumatici.

Momenti chiave delle FP3

La sessione non è stata priva di azione, con i piloti che hanno spesso messo alla prova i limiti e occasionalmente li hanno superati.

Escursioni nella ghiaia in abbondanza

Oltre alla coppia McLaren, diversi grandi nomi si sono ritrovati a esplorare le aree di fuga. Max Verstappen, Lewis Hamilton e George Russell hanno avuto tutti dei momenti in cui sono finiti larghi e hanno sollevato polvere. In particolare, Hamilton è stato visto mettere una ruota nella ghiaia all'ultima curva prima del traguardo. Questi incidenti, sebbene minori, evidenziano quanto Imola possa essere spietata e servono da avvertimento per la sessione di qualifica, dove la posta in gioco è più alta.

Testacoda di Lawson

Liam Lawson ha offerto uno dei momenti più drammatici della sessione. A metà delle FP3, il pilota della Racing Bulls ha fatto un testacoda completo di 360 gradi, sollevando una notevole quantità di fumo e appiattendo i suoi pneumatici medi. Fortunatamente, ha evitato il contatto con le barriere ed è stato in grado di tornare ai box, ma è stato un chiaro promemoria di quanto velocemente le cose possano andare storte.

Tormento di Tsunoda

Yuki Tsunoda, ora in forza alla Red Bull Racing, ha subito delle FP3 molto difficili. Dopo un venerdì compromesso a causa del traffico nelle FP1 e della mancanza di velocità pura nelle FP2, il sabato mattina non ha offerto tregua. Si è ritrovato in una triste 17a posizione, con il suo giro più veloce di 1’16.110. La sua frustrazione era palpabile via radio, con una dura valutazione di "Zero grip" e "assolutamente zero ritmo" delle prestazioni della sua RB21. Conosciuto per le sue ottime prestazioni a Imola dai tempi dell'AlphaTauri/RB, le sue attuali difficoltà sono una preoccupazione significativa per la squadra di Milton Keynes, che si ritrova con un pranzo di lavoro per trovare soluzioni. La sua situazione potrebbe aprire uno slot in Q3 a un pilota di metà schieramento.

Ascesa di Antonelli

Il giovane pilota della Mercedes, Kimi Antonelli, l'eroe locale proveniente dalla vicina Bologna, ha mostrato un significativo passo avanti. Dopo un venerdì un po' sommesso in cui sembrava costruire il suo ritmo, Antonelli è balzato a un impressionante 4° posto con dieci minuti rimanenti, con il suo miglior giro di 1’15.399 con pneumatici medi. Questo era un notevole due decimi e mezzo più veloce del suo compagno di squadra della Mercedes, George Russell, che ha concluso 8° e ha espresso preoccupazioni sull'altezza da terra della vettura, notando che sembrava "un po' peggiore oggi".

Hadjar brilla per Racing Bulls

Isack Hadjar sulla vettura Racing Bulls è stato un altro interprete eccezionale. Ha brevemente superato la classifica dei tempi all'inizio con un crono di 1’15.508 (anche con le medie) e alla fine ha concluso a un ottimo 7° posto. Forte riscatto dopo che un testacoda aveva interrotto prematuramente le sue FP2. La sua sessione non è stata priva di incidenti, tuttavia, poiché ha avuto un momento di paura nella corsia dei box, rischiando di entrare in collisione con una Williams durante una partenza di prova. Si è affrettato a scusarsi via radio.

Istantanee delle prestazioni dei team

Oltre ai titoli principali, le FP3 hanno offerto ulteriori indizi sull'ordine competitivo:

  • Red Bull Racing: Mentre Verstappen ha mostrato una maggiore stabilità rispetto a venerdì, alla fine piazzandosi al 3° posto con pneumatici medi, i problemi di Tsunoda sono stati un argomento di discussione importante. Il team sembra aver fatto progressi con i problemi di bilanciamento di Verstappen rispetto al venerdì, dove ha faticato con il sovrasterzo, ma un importante punto interrogativo pende sulla loro seconda vettura.

  • Ferrari: La Scuderia, con Lewis Hamilton ora in coppia con Charles Leclerc, ha avuto una sessione mista. Hamilton, che ha avuto problemi con i freni venerdì, è uscito presto per testare le modifiche e alla fine ha concluso al 10° posto con un crono di 1’15.787 con le morbide, dopo un precedente momento sulla ghiaia. Leclerc, nonostante si sia lamentato anche ieri dei freni, è riuscito a ottenere il 5° posto con un tempo di 1’15.451, sempre facendo uso delle morbide. Entrambi i piloti Ferrari sembravano avere più difficoltà con la vettura rispetto ai loro omologhi della McLaren. Antonelli su Mercedes ha battuto entrambe le Ferrari.

  • Mercedes: Il 4° posto di Antonelli (1’15.399, medie) è stato un punto culminante per la squadra di Brackley, dimostrando un passo promettente. George Russell, tuttavia, è sembrato meno a suo agio, terminando 8° (1’15.662, medie) e segnalando preoccupazioni sull'altezza da terra della vettura e sulla potenziale usura della tavola, un problema che aveva notato anche quando seguiva Antonelli venerdì.

  • Williams: Ora con Carlos Sainz al fianco di Alex Albon, la Williams ha continuato la sua forte presenza a metà schieramento. Sainz ha portato la sua vettura a un eccellente 6° posto con un tempo di 1’15.457 (gomme morbide), mentre Albon si è assicurato il 9° posto con un crono di 1’15.732 (gomme morbide). Sembrano ben posizionati per lottare per la Q3.

  • Aston Martin: Il team di Silverstone sembrava essere su un programma diverso, dedicando una parte significativa delle prove agli pneumatici a mescola dura. Fernando Alonso (11°, 1’15.819, dure) e Lance Stroll (13°, 1’15.975, morbide) hanno messo insieme più giri con le Pirelli a spalla bianca, raccogliendo dati su una mescola che pochi altri hanno toccato estesamente. Con un significativo pacchetto di aggiornamenti questo fine settimana, la loro attenzione potrebbe essere più sulla comprensione della gara che sul passo definitivo sul giro singolo nelle FP3.

  • Alpine: Dopo lo straordinario 3° posto di Pierre Gasly nelle FP2 di venerdì, le FP3 lo hanno visto scivolare al 15° posto (1’15.990, morbide). Anche se forse non del tutto indicative, suggeriscono che la lotta per la Q3 sarà intensa. Il suo nuovo compagno di squadra per questo fine settimana, Franco Colapinto (in sostituzione di Jack Doohan), ha concluso al 18° posto con un tempo di 1’16.210 con le morbide, continuando ad ambientarsi.

  • Kick Sauber: Gabriel Bortoleto è riuscito a ottenere il 16° posto (1’16.046, morbide), con Nico Hulkenberg più indietro al 19° posto (1’16.238, morbide).

  • Haas F1 Team: Oliver Bearman ha ottenuto una prestazione rispettabile per il 12° posto (1’15.944, morbide), mentre Esteban Ocon era in fondo alla classifica dei tempi al 20° posto (1’16.387, morbide).

Condizioni e approfondimenti sulla pista

Le condizioni più calde del sabato, con temperature della pista costantemente più alte rispetto a venerdì, hanno probabilmente contribuito ai problemi di degrado degli pneumatici morbidi. La direzione del vento è anche cambiata, un'altra variabile che i team devono tenere in considerazione nei loro assetti. Il circuito di Imola, con i suoi cordoli aggressivi e il layout stretto, ha continuato a richiedere precisione. Il traffico è un problema perenne anche qui e, con la gomma morbida C6 potenzialmente ottimale solo per un singolo giro lanciato, qualsiasi giro ostacolato nelle qualifiche potrebbe essere estremamente costoso.

In vista delle qualifiche

Questa sessione di prove finali ha preparato il terreno per un'affascinante battaglia di qualifica. Restano domande chiave:

  • La McLaren potrà tradurre il suo forte passo nelle prove in una prima fila completa, o la propensione dei suoi piloti a commettere piccoli errori si rivelerà costosa?
  • Max Verstappen e Red Bull troveranno il passo definitivo sul giro singolo, magari anche con gli pneumatici medi, per sfidare la McLaren? E riusciranno a risolvere i problemi di Tsunoda?
  • Come affronteranno Ferrari e Mercedes il dilemma delle gomme morbide? Il passo di Antonelli con le gomme medie per la Mercedes è stato particolarmente degno di nota.
  • Quali team di metà schieramento – Williams, Racing Bulls o forse anche un Gasly di nuovo in forma sull'Alpine – potranno capitalizzare sulle condizioni difficili e sui potenziali problemi dei primi della classe per assicurarsi un posto in Q3?

Le lamentele per la "mancanza di grip", le numerose escursioni nella ghiaia e l'incertezza sulla migliore strategia degli pneumatici per le qualifiche indicano tutti una sessione in cui gli errori saranno pesantemente puniti. Con i sorpassi notoriamente difficili a Imola, la posizione in griglia sarà fondamentale. La bandiera a scacchi è scesa sulle FP3 e la tensione sta già crescendo per quella che promette di essere una sessione di qualifiche imperdibile. Restate sintonizzati!