
FP1 Jeddah: Gasly in testa davanti a Norris e Leclerc in una sessione serrata
La Formula 1 è tornata nel circuito cittadino di Jeddah con la prima sessione di prove libere del Gran Premio dell'Arabia Saudita. Sotto il sole splendente del pomeriggio e le temperature torride della pista, è stato Pierre Gasly a sorprendere tutti piazzandosi in cima alla classifica dei tempi nelle FP1, suggerendo un potenziale passo da parte dell'Alpine in una sessione che si è rivelata ricca di incidenti, problemi di traffico e margini incredibilmente stretti nelle posizioni di vertice.
Appena la luce verde ha segnalato l'inizio della sessione, i team non hanno perso tempo a scendere in pista. Esteban Ocon su Haas è stato tra i primi a uscire, con una valutazione iniziale delle mescole Pirelli medie (C4) e dure (C3). Diverse vetture, incluse quelle di team probabilmente concentrati sulle prestazioni aerodinamiche, sono state viste con vernice flow-vis, in particolare intorno alle ali posteriori, mentre gli ingegneri cercavano di comprendere i flussi d'aria su questo circuito cittadino ad alta velocità.
Le temperature della pista sono state un fattore significativo all'inizio, raggiungendo un torrido 50 gradi Celsius mentre la temperatura dell'aria si attestava su un caldo 28 gradi. Queste condizioni sono notevolmente diverse dalle sessioni più fresche e illuminate dai riflettori delle FP2, delle Qualifiche e della gara, rendendo le FP1 meno rappresentative della vera gerarchia. Nonostante ciò, i piloti hanno spinto forte per costruire fiducia sui muri implacabili del circuito.
Inizio sessione
I primi giri hanno visto Oscar Piastri stabilire il primo riferimento con le gomme medie, seguito rapidamente da Max Verstappen e George Russell. Tuttavia, la vicinanza dei muri, intrinseca a un circuito cittadino, ha presto reclamato le sue prime piccole vittime. Il rookie Oliver Bearman, al volante della Haas, ha sfiorato il muro dopo un bloccaggio, facendo sbandare momentaneamente la sua vettura. Sebbene sia riuscito a tornare ai box, il team ha valutato i danni. Poco dopo, anche Piastri ha segnalato un leggero contatto con il muro ed è rientrato per controlli, anche se non erano visibili danni evidenti sulla sua vettura. Anche Kimi Antonelli, il giovane pilota Mercedes, ha avuto un momento difficile, bloccando una gomma anteriore e andando largo, evidenziando la sfida di trovare il limite qui.
Con il progredire della sessione e l'asfalto che si gomma, i tempi sul giro sono scesi. George Russell ha brevemente detenuto la prima posizione con un 1m 30.425s, un tempo significativamente più lento rispetto alla pole dell'anno scorso ma comunque impressionante date le condizioni. Lando Norris ha poi superato il suo connazionale, segnando un 1m 30.454s, con il compagno di squadra Piastri che si è piazzato secondo, a solo un decimo di distanza. La McLaren è apparsa forte con la mescola media.
Il passaggio alle Soft
Avvicinandosi a metà sessione, i team hanno iniziato a montare le gomme C5 più morbide per i run prestazionali. Carlos Sainz è stato tra i primi a cambiare, balzando immediatamente al secondo posto, a due decimi dal tempo allora leader di Russell, con la sua Ferrari che sollevava scintille mentre spingeva. Questo ha innescato un'ondata di run con gomme soft da parte di altri piloti di punta, tra cui Russell, Norris, Piastri e Verstappen.
Le osservazioni a metà sessione hanno rivelato sfide in corso per alcuni team. Il Team Principal della Haas, Ayao Komatsu, ha notato che il "problema fondamentale della vettura" del team – il porpoising – persisteva, in particolare su dossi e cambi di direzione, nonostante la speranza che un nuovo fondo potesse alleviarlo. Nel frattempo, il garage della Racing Bulls sembrava seguire un programma diverso, lavorando sull'ala posteriore di Isack Hadjar ed essendo l'ultimo team a mandare i propri piloti in pista con le soft, mettendoli fuori sincrono rispetto al resto del gruppo. Liam Lawson è infine salito in P11, ma la sessione di Hadjar è sembrata disturbata.
L'inaspettato passo dell'Alpine
Mentre gli ultimi minuti scorrevano, e con le temperature della pista che scendevano leggermente a 44 gradi Celsius, le condizioni sono diventate marginalmente più favorevoli. È stato in questa finestra che Pierre Gasly, che non aveva ancora mostrato il suo potenziale con le soft, ha realizzato un giro sorprendente. Il francese, reduce dai punti conquistati in Bahrain, ha registrato un 1m 29.239s, conquistando la P1 per soli 0.007 secondi su Lando Norris. Charles Leclerc si è poi inserito al terzo posto, a soli 0.070s dal tempo di Gasly, con Oscar Piastri un vicino quarto, a soli 0.102s di distanza. I distacchi al vertice erano incredibilmente stretti, promettendo un fine settimana emozionante.
Altri miglioramenti degni di nota includono Alex Albon che è salito in P5 per la Williams, un team che si aspetta di fare bene qui. Lewis Hamilton è migliorato all'ottavo posto con gomme soft più vecchie, sebbene ancora mezzo secondo dietro al suo compagno di squadra Russell. Yuki Tsunoda ha mostrato un buon passo all'inizio, salendo al quarto posto a un certo punto prima di finire in P10.
Anche il traffico si è rivelato un fattore, con Carlos Sainz che ha espresso frustrazione per un momento "pericoloso" che ha coinvolto una Ferrari davanti che cercava di farsi da parte. Questo evidenzia la sfida di gestire il traffico su un circuito così veloce e stretto, un problema che probabilmente si intensificherà in Qualifica.
Cosa aspettarsi dalle FP2
La bandiera a scacchi ha concluso le FP1 con Gasly sorprendentemente in testa. Sebbene il suo giro sia stato stabilito più tardi in condizioni leggermente più fresche rispetto ai migliori sforzi di alcuni rivali, è un significativo incoraggiamento per l'Alpine e per Gasly, che ha mostrato una buona forma di recente.
La McLaren ha dimostrato un chiaro passo sia con le mescole medie che con le soft, ma sia Norris che Piastri hanno sentito che c'era ancora margine di miglioramento, riconoscendo che le FP2 sono la sessione cruciale per un riscontro rappresentativo sotto i riflettori. La Ferrari è apparsa solida con Leclerc in P3, e spera che il nuovo fondo offra maggiori prestazioni con il progredire del fine settimana. Red Bull e Mercedes hanno avuto finali di sessione più tranquilli, probabilmente concentrandosi su run più lunghi, ma il loro passo iniziale suggerisce che rimangono saldamente nella lotta.
La natura del Circuito Cittadino di Jeddah, che richiede fiducia da parte del pilota e punisce gli errori, significa che ogni giro conta. Gli elevati conteggi di giri visti nelle FP1 riflettono la necessità dei piloti di sentirsi a proprio agio a spingere vicino ai muri.
Con i primi quattro separati da poco più di un decimo di secondo, e diversi team che mostrano lampi di velocità, la lotta per la Q3 e le posizioni di partenza forti si preannuncia epica. Le FP2, che si svolgeranno in condizioni che rispecchiano le Qualifiche e la gara, saranno il vero indicatore delle prestazioni.