
Norris detta il passo nelle FP2 in Ungheria, Red Bull in difficoltà
La seconda sessione di prove libere per il Gran Premio di Ungheria si è conclusa con Lando Norris che ha nuovamente dettato il ritmo, consolidando l'ottimo inizio di weekend della McLaren. In condizioni di caldo e sole, con temperature dell'aria intorno ai 26.8°C e della pista a 35.4°C, i team hanno spinto le loro vetture al limite, rivelando una gerarchia affascinante che promette un sabato e una domenica entusiasmanti.
Venerdì inarrestabile della McLaren
Lando Norris ha continuato la sua impressionante forma dalle FP1, chiudendo in testa la seconda sessione di prove libere con un miglior giro di 1:15.624. Il suo compagno di squadra in McLaren, Oscar Piastri, lo ha seguito da vicino al secondo posto, sebbene questa volta a quasi tre decimi di distanza. Le vetture papaya sembrano adattarsi perfettamente al tortuoso circuito dell'Hungaroring, con Norris che ha apertamente dichiarato la sua affinità per la pista e le sue esigenze. Sebbene entrambi i piloti abbiano mostrato un ritmo eccezionale, hanno anche dimostrato i margini sottili in gioco, con Piastri che ha sollevato polvere dopo essere andato largo e Norris che ha avuto un'importante sbandata all'ultima curva, riuscendo comunque a mantenere la vettura in pista. Le prestazioni costanti al vertice della McLaren li rendono la squadra da battere in vista della cruciale sessione di qualifiche.
Ferrari emerge come contendente
Dietro le McLaren, Charles Leclerc ha mantenuto la sua ottima prestazione, conquistando il terzo posto per la Ferrari, a poco meno di quattro decimi dal tempo di Norris. Il pilota monegasco è apparso a suo agio e veloce, suggerendo che la Ferrari potrebbe essere in lizza per almeno un piazzamento sul podio questo weekend. Aggiungendo al promettente venerdì della Ferrari, Lewis Hamilton, nonostante avesse espresso una certa insoddisfazione per la sua vettura nelle FP1, è migliorato al sesto posto nelle FP2, indicando progressi nel trovare un assetto più adatto.
Anche l'Aston Martin ha avuto una sessione molto buona. Lance Stroll ha concluso con un lodevole quarto posto, a meno di un decimo da Leclerc, mostrando discreta velocità da parte della scuderia di Silverstone. Fernando Alonso, che aveva saltato le FP1 a causa di un infortunio alla schiena, è tornato in pompa magna, completando 25 giri e assicurandosi il quinto posto. La sua capacità di tornare subito a pieno regime dopo aver perso la sessione precedente evidenzia sia la sua resilienza che il potenziale della vettura. Con entrambi i piloti Aston Martin nella top five, la loro prestazione appare molto promettente per il resto del weekend.
Le difficoltà della Red Bull
In netto contrasto con la loro solita dominanza, la Red Bull ha vissuto un venerdì difficile. Max Verstappen ha concluso con un sorprendente 14° posto, dichiarando apertamente che la sua vettura era "inguidable". Questa è una posizione insolita per il campione in carica, e sebbene la Red Bull abbia una comprovata capacità di ribaltare venerdì difficili, il significativo deficit solleva interrogativi. È interessante notare che il suo compagno di squadra Yuki Tsunoda ha fatto meglio, piazzandosi nono, una rara occasione in cui ha superato Verstappen in una sessione di prove. Tra le altre cose, Verstappen è sotto investigazione per aver lanciato un asciugamano fuori dall'abitacolo, una questione che i commissari esamineranno dopo la sessione.
Centro gruppo e prestazioni dei rookie
Anche la Mercedes è sembrata faticare per la velocità pura, con George Russell che ha chiuso settimo e Kimi Antonelli decimo. Il team è persino tornato a una specifica più vecchia della sospensione posteriore, suggerendo che sono ancora alla ricerca della prestazione ottimale.
La sessione ha visto anche diversi rookie continuare a fare bene. Isack Hadjar, al volante della Racing Bulls, ha offerto un'altra solida prestazione, assicurandosi l'ottavo posto e dimostrando il suo potenziale. Anche Oliver Bearman per la Haas ha mostrato una buona velocità, chiudendo 11°. Gabriel Bortoleto per la Kick Sauber, che ha avuto anche pochi giri nelle FP1, ha terminato 17°.
Carlos Sainz sulla Williams ha affrontato problemi tecnici, perdendo la telemetria e la funzionalità del DRS, il che ha ostacolato la sua sessione e lo ha lasciato al 16° posto. Il traffico è stato anche un fattore notevole nelle fasi finali, con piloti come Hadjar che hanno espresso frustrazione per le vetture più lente in pista.
Cosa aspettarsi
Con la conclusione delle FP2 con le partenze di prova, i team hanno raccolto dati cruciali sia per le simulazioni di qualifica che per gli stint più lunghi per la gara. La maggior parte dei team ha optato per pneumatici soft per i loro giri veloci prima di passare a mescole medie o dure per stint prolungati. Le previsioni per domenica includono ancora un'alta probabilità di pioggia, il che potrebbe sconvolgere le strategie di gara e rendere la gestione degli pneumatici ancora più critica.
Con la McLaren che appare forte, Ferrari e Aston Martin che mostrano una vera velocità, e la Red Bull che affronta una battaglia in salita, il weekend del Gran Premio d'Ungheria si preannuncia imprevedibile ed emozionante. Tutti gli occhi saranno puntati sulle FP3 di domani per vedere se la Red Bull riuscirà a trovare le risposte di cui ha bisogno e come si evolverà il panorama competitivo prima dell'importantissima sessione di qualifiche.