
Norris vince il GP di Ungheria: doppietta McLaren, Ferrari anonima
Il Gran Premio d'Ungheria ha offerto uno spettacolo avvincente, culminato in un'emozionante doppietta McLaren che ha ulteriormente intensificato la battaglia interna per il campionato. Nonostante le previsioni pre-gara di potenziale pioggia e temperature della pista più fresche, la gara si è svolta sotto un cielo sereno, preparando il terreno per un capolavoro strategico e intensi duelli in pista. Lando Norris è emerso vittorioso, assicurandosi la sua terza vittoria nelle ultime quattro gare, mentre Oscar Piastri ha concluso al secondo posto, a soli nove punti dal suo compagno di squadra nel campionato piloti, mentre la Formula 1 si avvia verso la pausa estiva.
Una partenza emozionante
La gara è iniziata con grande attesa, soprattutto dopo che Charles Leclerc si era assicurato una sorprendente pole position, davanti alle dominanti McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. George Russell è partito con un solido quarto posto per la Mercedes, con Fernando Alonso e Lance Stroll dell'Aston Martin che mostravano anch'essi un passo promettente rispettivamente dal quinto e sesto posto. La Red Bull, nel frattempo, ha affrontato un weekend difficile, con Max Verstappen che partiva ottavo e Yuki Tsunoda che ha optato per una partenza dalla pit lane.
La pole di Leclerc e la difficoltà di Norris
Allo spegnimento dei semafori, Leclerc è partito perfettamente, mantenendo il comando alla Curva 1. Piastri, partendo dal lato "sporco" della griglia, non è riuscito a eguagliare il passo iniziale di Leclerc. Lando Norris, tentando una mossa aggressiva, si è trovato stretto ed è sceso al quinto posto, un significativo contrattempo per il pilota McLaren che ci si aspettava di lottare per il comando. George Russell ha capitalizzato sul caos, inserendosi al terzo posto e mostrando la forma migliorata della Mercedes nelle condizioni più fresche.
Penalità e investigazioni
I primi giri non sono stati privi di incidenti. Nico Hulkenberg è stato segnalato per una falsa partenza, ricevendo poi una penalità di cinque secondi. Più indietro nel gruppo, Max Verstappen, desideroso di recuperare terreno, ha eseguito un sorpasso aggressivo su Lewis Hamilton alla Curva 4, una mossa che è stata segnalata dai commissari e sarebbe stata investigata dopo la gara. Pierre Gasly si è trovato anch'egli sotto investigazione per una collisione con Carlos Sainz più avanti nella gara, ricevendo infine una penalità di dieci secondi.
Capolavoro strategico: le decisioni della McLaren
Con il progredire della gara, la battaglia strategica è venuta alla ribalta, con Pirelli che prevedeva una gara a due soste come il percorso più veloce verso la bandiera a scacchi. Tuttavia, le temperature più fresche della pista hanno introdotto un elemento di incertezza, spingendo i team a considerare approcci alternativi.
La scommessa della singola sosta
La finestra dei pit stop si è aperta presto, con diversi piloti, tra cui Verstappen, Piastri, Leclerc e Russell, che hanno effettuato le loro prime soste per pneumatici HARD tra i giri 17 e 20. Fondamentale, Lando Norris, nonostante si lamentasse delle sue gomme, ha scelto di rimanere in pista, prolungando significativamente il suo primo stint. Questa decisione si è rivelata un momento cruciale, poiché la McLaren ha di fatto diviso le proprie strategie. Norris alla fine ha effettuato il pit stop al giro 31 per pneumatici duri, eseguendo una sosta fulminea di 1.9 secondi, che lo ha messo in testa alla gara. Questa audace strategia a una sosta per Norris, che ha percorso 40 giri con la mescola dura, contrastava nettamente con l'approccio a due soste di Piastri.
L'attacco di Piastri e i guai di Leclerc
Mentre Norris gestiva le sue gomme in testa, Piastri, con pneumatici duri più freschi, ha iniziato a ridurre il divario da Charles Leclerc, che era in difficoltà con la sua Ferrari. Leclerc, visibilmente frustrato, ha riferito che la sua vettura era "inguidabile" e ha espresso dubbi sul finire sul podio. Piastri ha capitalizzato sulle difficoltà di Leclerc e sul traffico, eseguendo un sorpasso decisivo al giro 51 per portarsi al secondo posto, preparando un'emozionante caccia alla testa della corsa.
Finale da brivido
Gli ultimi giri del Gran Premio d'Ungheria sono stati intensi, con i compagni di squadra McLaren separati da pochi secondi e George Russell che si stava rapidamente avvicinando a Leclerc per l'ultimo posto sul podio.
La spinta di Russell per il podio
Mentre il passo di Leclerc continuava a calare, George Russell, con pneumatici più freschi, ha sferrato un attacco implacabile. Dopo un tentativo iniziale in cui Leclerc ha difeso aggressivamente, Russell ha effettuato una mossa pulita alla Curva 1 al giro 62, assicurandosi il terzo posto e il suo primo podio dalla vittoria in Canada. La guida erratica di Leclerc durante questa battaglia gli è valsa anche una penalità di cinque secondi, consolidando ulteriormente il suo quarto posto.
La battaglia interna della McLaren
L'attenzione si è quindi spostata interamente sul comando, con Piastri, su pneumatici significativamente più freschi (15 giri in meno), che si stava avvicinando a Norris. Il divario si è ridotto e, nelle fasi finali, Piastri aveva DRS disponibile. Al penultimo giro, Piastri ha tentato un affondo in ritardo, ma un bloccaggio gli ha impedito di effettuare un sorpasso pulito, permettendo a Norris di resistere. Lando Norris ha tagliato il traguardo per conquistare una vittoria combattuta, con Oscar Piastri che si è assicurato un meritato secondo posto, completando la settima doppietta stagionale della McLaren. La cool down room post-gara ha rivelato la silenziosa frustrazione di Piastri, evidenziando l'intensa rivalità all'interno del team.
Centro gruppo e il rompicapo Red Bull
Oltre la battaglia per il podio, diversi team e piloti hanno offerto prestazioni impressionanti, mentre altri hanno affrontato sfide inaspettate.
La prestazione di Aston Martin e Kick Sauber
Fernando Alonso ha disputato una gara solida, finendo quinto, il suo miglior risultato stagionale, contribuendo significativamente al bottino di punti dell'Aston Martin insieme a Lance Stroll, settimo. Gabriel Bortoleto è stato un altro protagonista, assicurandosi il suo miglior piazzamento al sesto posto, impressionando silenziosamente con i suoi costanti piazzamenti a punti. Liam Lawson ha anche raccolto punti preziosi per la Racing Bulls, finendo ottavo.
Il weekend difficile di Verstappen
In netto contrasto con la loro forma da campioni, la Red Bull ha sopportato un weekend difficile. Max Verstappen, nonostante i suoi migliori sforzi, è riuscito a ottenere solo il nono posto, ben lontano dalle sue solite prestazioni dominanti. Il suo compagno di squadra Yuki Tsunoda ha concluso 17° dopo essere partito dalla pit lane. Il team analizzerà senza dubbio attentamente le prestazioni e il passo della propria vettura prima di dirigersi a Zandvoort, dove il pubblico di casa si aspetterà una forte ripresa da Verstappen.
Mentre il circo della Formula 1 si avvia verso la pausa estiva, il Gran Premio d'Ungheria ci lascia molto su cui riflettere. L'ascesa della McLaren e la feroce lotta per il campionato tra Norris e Piastri promettono una seconda metà di stagione esaltante. Nel frattempo, la "silly season" è ufficialmente iniziata, con i contratti dei piloti e le formazioni dei team per il 2026 destinati a dominare i titoli dei giornali, aggiungendo un ulteriore strato di intrigo alla breve pausa dello sport.