
Penalità di Piastri a Silverstone: motivazioni e analisi
Il Gran Premio di Gran Bretagna 2025 a Silverstone è stato carico di tensione: Oscar Piastri, al volante della McLaren, ha incassato una penalità pesantissima che gli è costata la vittoria. In una gara caotica, condizionata dalla pioggia e da più interventi della safety car, l'australiano ha ricevuto 10 secondi di penalità per un'infrazione alla ripartenza della safety car, ribaltando l'esito della corsa. In questo articolo analizziamo la natura dell'infrazione, il ragionamento dei commissari (incluso il testo integrale del rapporto FIA), le conseguenze sulla strategia e sul risultato della McLaren e il motivo per cui il team ha scelto di non fare ricorso. Ci basiamo su comunicati FIA, dichiarazioni del team e fonti autorevoli del motorsport per offrire un quadro completo di questo snodo cruciale del GP di Silverstone.
Ripartenza dalla Safety Car: l'Infrazione di Piastri a Silverstone
La controversia è esplosa alla seconda ripartenza dopo safety car, al giro 21 su 52 di un GP disputato con condizioni meteo miste. Piastri, leader fino a quel momento, dettava il ritmo. Quando la safety car ha spento le luci e si è diretta ai box, Piastri ha frenato bruscamente sull'Hangar Straight, cogliendo di sorpresa la Red Bull di Max Verstappen alle sue spalle. L'olandese è stato costretto a inchiodare, arrivando persino a superare per un attimo la McLaren per evitare il contatto, prima di ridare la posizione. Il rallentamento improvviso ha scatenato il campione del mondo via radio: «Wow... ha improvvisamente frenato!», mentre cercava di non andare addosso all'australiano.
I commissari FIA hanno fatto notare che l'episodio ricordava vagamente una ripartenza in regime di safety car avvenuta in Canada con George Russell, che non aveva portato a penalità. In quel caso, però, la frenata era stata considerata normale, per permettere al pilota di rimettere in temperature le proprie gomme. Nel caso Piastri, la linea è decisamente più sottile: i dati mostrano che l'australiano è passato da 218 km/h a 52 km/h con una pressione frenante di circa 59,2 psi quasi istantaneamente. Secondo i commissari, si è trattato di una manovra irregolare e pericolosa, ben oltre il protocollo: di fatto, un brake test che rischiava di provocare un tamponamento.
Decisione dei commissari FIA e motivazioni ufficiali
Poco dopo l'incidente, i commissari hanno inflitto a Oscar Piastri una penalità di 10 secondi, citando la violazione del regolamento sportivo in regime di safety car. Nel rapporto ufficiale si legge: «Quando il direttore di gara ha indicato il rientro della safety car e le luci si sono spente, la vettura 81 (Piastri) ha improvvisamente frenato forte... riducendo la velocità in pieno rettilineo tra curva 14 e 15, da 218 km/h a 52 km/h, costringendo la vettura 1 (Verstappen) a manovre evasive per evitare il contatto». Verstappen ha persino superato involontariamente Piastri per un attimo, restituendo subito la posizione una volta cessato il pericolo.
Elemento chiave: i commissari hanno citato l'Articolo 55.15 del Regolamento Sportivo FIA F1, che impone alla vettura di testa di mantenere un'andatura costante senza frenate o manovre erratiche che possano mettere in pericolo gli altri piloti dopo lo spegnimento delle luci della safety car. Per i commissari, «la vettura 81 ha chiaramente violato quell'articolo», e secondo le linee guida, hanno inflitto 10 secondi. La severità --- rispetto ai 5 secondi di sanzioni minori --- riflette quanto grave sia stata giudicata la manovra (probabilmente maggiorata viste le condizioni meteo non proprio favorevoli). Inoltre la FIA ha assegnato due punti di penalità sulla super-licenza di Piastri, segno della serietà con cui è stato valutato l'episodio.
Impatto sulla gara: vittoria sfuggita e risultato McLaren
Il timing e l'entità della penalità hanno avuto conseguenze enormi. Piastri stava dominando ed era lanciato verso la quinta vittoria stagionale, ma i 10 secondi lo hanno estromesso dalla lotta per il successo e costretto la McLaren a cambiare strategia in corsa. Il team ha deciso di scontare la penalità all'ultimo pit-stop, obbligando Piastri a restare fermo 10 secondi prima che i meccanici potessero toccare la vettura. Così Lando Norris lo ha superato ai box ed è passato al comando effettivo. Norris ha poi tagliato il traguardo per primo, conquistando la sua prima vittoria di casa a Silverstone, mentre Piastri --- pur autografando un gran ritorno in pista --- ha chiuso secondo dopo aver scontato i 10 secondi. McLaren ha comunque centrato una splendida doppietta, ma l'ordine è stato invertito dalla penalità, negando all'australiano la vittoria sul campo.
La penalità ha inciso anche sul ritmo di Piastri: appena terminata la safety car, ha spinto per recuperare, firmando perfino il giro più veloce, ma non è bastato a colmare il gap. Ha chiuso a 6,812 secondi da Norris. Ciò che sembrava un trionfo scritto si è trasformato in un amaro secondo posto.
L'episodio ha coinvolto anche gli altri protagonisti. Verstappen, che era rimasto incastrato nel brusco rallentamento, è andato in testacoda dopo la ripartenza e ha dovuto rimontare fino alla P5. (Curiosamente, lo stesso Verstappen ha poi definito «eccessiva» la penalità di 10 secondi a Piastri.) Intanto Nico Hülkenberg ha approfittato del caos per firmare un podio a sorpresa in P3, il primo della sua lunga carriera, mentre la pioggia mieteva cinque ritiri e trasformava Silverstone in una lotteria.
Sul fronte campionato, il secondo posto ha ridotto il bottino di punti di Piastri, stringendo la sua leadership. Il margine su Norris si è assottigliato a 8 punti, alimentando una serrata sfida interna. Non stupisce che Piastri fosse visibilmente deluso a fine gara: «A quanto pare non si può più frenare dietro la safety car... L'ho fatto per cinque giri prima e... meglio che non dica altro, altrimenti mi metto nei guai», ha tagliato corto. Ha comunque fatto i complimenti a Hülkenberg e ringraziato i tifosi, ma ha ammesso: «Oggi Silverstone non mi piace proprio».
Reazione McLaren: penalità "dura" ma nessun ricorso
La dirigenza McLaren ha contestato con forza la decisione dei commissari, pur senza formalizzare un reclamo. Il Team Principal Andrea Stella ha bollato la sanzione come «molto dura», citando attenuanti a suo avviso ignorate. Ha sottolineato che la chiamata della safety car era stata tardiva, lasciando poco margine al leader per gestire la ripartenza su pista umida e con gomme fredde. Secondo Stella, la frenata di Piastri rientrava nei parametri: «I 50 psi di pressione li vedi spesso dietro la safety car, fra una frenata e l'altra». Ha poi accennato che la reazione di Verstappen potrebbe aver amplificato la percezione, insinuando che certi piloti «sanno far sembrare gli altri più colpevoli di quanto non siano». Lo stesso Verstappen, a mente fredda, ha giudicato troppo severa la penalità.
Il CEO Zak Brown ha confermato a Sky Sports che al muretto si era ipotizzato un ricorso. «È stata una chiamata tardiva. Il leader controlla la gara... In TV sembrava più drammatico di quanto non dicano i nostri dati», ha affermato. Dopo la bandiera a scacchi, Brown ha ammesso con un'alzata di spalle: «È andata così», ricordando comunque la quota di soggettività in queste decisioni.
Malgrado la frustrazione, McLaren non ha presentato appello --- e di fatto, il regolamento FIA glielo impediva: l'Articolo 17.3 stabilisce che le penalità in tempo di gara non sono appellabili, salvo presentazione di prove rilevanti, assenti in questo caso. Stella ha confermato che «non si andrà oltre», preferendo voltare pagina: «La penalità è stata assegnata e scontata, adesso ci concentriamo sul futuro». Il team avvierà comunque un confronto con la FIA per chiarire l'interpretazione dell'episodio, ma senza aprire contenziosi.
La risposta misurata di McLaren è stata facilitata dal fatto che, penalità a parte, la squadra ha colto una storica doppietta 1-2 a Silverstone. Evitare il ricorso ha permesso di festeggiare serenamente la vittoria di Norris e il podio di Piastri, mantenendo il morale alto e la leadership nei due campionati. «Vedremo se c'è qualcosa da imparare; sono certo che Oscar userà questa vicenda come motivazione», ha detto Stella. Piastri ha lasciato Silverstone deluso ma determinato: nonostante il colpo della decisione FIA, resta pienamente in corsa per il Mondiale 2025.
Conclusioni
La vicenda della penalità a Oscar Piastri al GP di Gran Bretagna 2025 resterà un punto caldo in una giornata comunque trionfale per la McLaren. La decisione dei commissari --- 10 secondi per una ripartenza giudicata erratica --- ha acceso il dibattito su cosa sia lecito dietro la safety car. Il rapporto ufficiale FIA è stato chiaro: la frenata improvvisa ha infranto le regole, costando a Piastri la vittoria in casa McLaren. Il team ha ritenuto la sanzione eccessiva, ma ha scelto di non impugnare il verdetto, guardando al quadro generale del campionato.
L'episodio mette in luce i margini sottilissimi della F1: un attimo dietro la safety car può stravolgere un Gran Premio. Ribadisce inoltre la linea dura della FIA sulle ripartenze. McLaren cercherà chiarimenti per evitare nuove controversie, mentre la stagione prosegue con i riflettori puntati sulla risposta in pista di Piastri. Se saprà trasformare la frustrazione in prestazioni, la penalità di Silverstone potrebbe diventare solo una nota a piè di pagina della sua corsa al titolo 2025. Nel frattempo, il duello fra Piastri e Norris per la supremazia interna e per il mondiale si fa ancora più avvincente dopo il dramma di Silverstone.