L'acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media: in equilibrio tra due mondi

L'acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media: in equilibrio tra due mondi

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Il completamento dell'acquisizione di Dorna Sports per 4,2 miliardi di euro da parte di Liberty Media, avvenuto il 3 luglio 2025, ha segnato un momento di svolta nel motorsport, unendo per la prima volta sotto un unico ombrello societario le due principali serie automobilistiche e motociclistiche del mondo. Tuttavia, questo consolidamento senza precedenti solleva interrogativi strategici fondamentali: può un'unica entità gestire efficacemente le identità distinte, gli ecosistemi competitivi e le culture dei fan di Formula 1 e MotoGP senza snaturare nessuna delle due?

L'operazione nel contesto

L'acquisizione ha garantito a Liberty Media una quota dell'84% in Dorna Sports, detentrice esclusiva dei diritti commerciali della MotoGP, mentre il restante 16% è rimasto nelle mani del management della MotoGP. L'operazione è stata oggetto di un attento esame da parte della Commissione Europea, che nel dicembre 2024 ha aperto un'indagine formale nel timore che la proprietà congiunta di F1 e MotoGP da parte di Liberty Media potesse ostacolare la concorrenza nei mercati del broadcasting e dello streaming. Questo richiamo a un'indagine del 2006 su CVC Capital Partners — costretta allora a cedere una delle due serie — ha sottolineato la storica delicatezza legata alla doppia proprietà.

Alla fine, la Commissione Europea ha concesso l'approvazione incondizionata nel giugno 2025, segnalando che le condizioni di mercato si erano evolute a sufficienza per consentire l'unione. La decisione riflette quello che gli analisti legali hanno descritto come "un approccio più sfumato nel definire il mercato rilevante per la valutazione", allontanandosi dai precedenti della Commissione.

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La visione strategica di Liberty

La leadership di Liberty Media ha delineato una visione ambiziosa per la crescita della MotoGP. Derek Chang, presidente e CEO di Liberty Media, ha sottolineato l'impegno dell'azienda nel "rafforzare il legame con la base dei fan storici ed espandersi verso un pubblico globale più vasto", sfruttando l'esperienza di Liberty "nello sviluppo di asset sportivi e di intrattenimento". La presentazione dell'acquisizione ha descritto la MotoGP come un "asset di livello campionato raro", con un "profilo finanziario attraente" e una "elevata generazione di cassa libera".

Dan Rossomondo, Chief Commercial Officer della MotoGP, ha identificato aree specifiche in cui Liberty Media potrebbe accelerare la crescita. "Avranno un impatto davvero significativo sul nostro business", ha dichiarato Rossomondo, evidenziando "il lato marketing" e "il business dei diritti media" come settori critici in cui la conoscenza istituzionale di Liberty si rivelerà preziosa.

La sfida centrale: preservare identità distinte

Sebbene l'acquisizione di Liberty offra opportunità operative e finanziarie, introduce al contempo una complessità strategica. Il Formula One Group di Liberty Media comprende ora sia la F1 che la MotoGP come sussidiarie primarie, insieme a Quint e altri investimenti di minoranza. Questa realtà strutturale impone un delicato gioco di equilibrio.

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MotoGP e Formula 1 operano in ecosistemi fondamentalmente diversi. La MotoGP prevede 22 gare in 18 paesi per la stagione 2025 e trasmette a centinaia di milioni di spettatori a livello internazionale. Lo sport ha coltivato una base di fan distinta, una cultura tecnica e un quadro normativo che abbraccia sette decenni — la prima stagione del campionato si è tenuta nel 1949. La Formula 1, nel frattempo, risponde a logiche economiche di broadcasting, relazioni con gli sponsor e roccaforti geografiche differenti.

I risultati della ricerca non descrivono esplicitamente la struttura di governance dettagliata di Liberty Media per la gestione di queste identità separate. Tuttavia, confermano che Carmelo Ezpeleta, CEO della MotoGP dal 1998, continuerà a guidare l'azienda da Madrid, mantenendo l'autonomia sulle operazioni quotidiane. Questa continuità nella leadership suggerisce l'intento di Liberty di preservare l'identità indipendente della MotoGP piuttosto che imporre in toto il modello operativo della F1.

Precedenti normativi ed evoluzione del mercato

L'approvazione incondizionata della Commissione Europea assume un significato particolare alla luce dei precedenti storici. Nel 2006, quando CVC Capital Partners tentò di consolidare la proprietà di entrambe le serie, le autorità di regolamentazione imposero la cessione di una delle due proprietà, temendo una posizione dominante sul mercato e una riduzione della concorrenza nella licenza dei diritti di trasmissione. Il fatto che la Commissione abbia invertito questa posizione nel 2025 indica una valutazione sostanziale della trasformazione delle dinamiche di mercato — probabilmente guidata dalla proliferazione delle piattaforme di streaming, dalla frammentazione dei media globali e dall'espansione delle opportunità di broadcasting internazionale che erano solo agli albori nel 2006.

Questioni in sospeso

Resta da vedere quali protocolli di gestione specifici Liberty Media implementerà per proteggere l'indipendenza commerciale della MotoGP, prevenire la cannibalizzazione delle risorse tra le serie o affrontare potenziali conflitti nelle negoziazioni globali per il broadcasting. Allo stesso modo, i dettagli su come Liberty coordinerà le strategie di marketing senza omogeneizzare i due sport rimangono un punto di interesse per gli osservatori del settore.

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I commenti di Dan Rossomondo suggeriscono che l'approccio di Liberty punterà sul valore aggiunto — sfruttando l'esperienza istituzionale della F1 nella negoziazione dei diritti media e nel marketing piuttosto che imporre un'uniformità operativa. Il mantenimento dell'attuale struttura dirigenziale di Dorna rafforza questa filosofia.

Conclusione

Il completamento dell'acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media rappresenta una scommessa strategica calcolata sulla propria capacità di migliorare il profilo commerciale di entrambe le proprietà, preservandone al contempo le distinte identità competitive e culturali. L'approvazione normativa segnala la fiducia nel fatto che i moderni mercati del broadcasting possano accogliere una doppia proprietà senza effetti anticoncorrenziali. La prova cruciale emergerà nelle prossime stagioni, quando le decisioni strategiche di Liberty armonizzeranno o frammenteranno le traiettorie di sviluppo dei due sport.

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