Turrini: Mercedes pronta a dominare il 2026 grazie alla scappatoia sul rapporto di compressione

Turrini: Mercedes pronta a dominare il 2026 grazie alla scappatoia sul rapporto di compressione

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Mentre la Formula 1 si prepara alla transizione verso i nuovi regolamenti sulle power unit per il 2026, è già emersa una controversia tecnica che potrebbe ridisegnare i rapporti di forza in pista ancor prima che venga percorso un solo giro. Secondo il veterano del giornalismo italiano Leo Turrini, la Mercedes sarebbe in una posizione di netto vantaggio per l'intera stagione 2026 grazie a quella che viene definita la "scappatoia del rapporto di compressione".

La zona grigia tecnica

Al centro di questa controversia c'è un'interpretazione sottile, ma decisamente vantaggiosa, dei nuovi regolamenti tecnici della FIA. Il regolamento stabilisce che il rapporto di compressione del motore a combustione interna debba essere di 16:1 se misurato a temperatura ambiente. Tuttavia, questa specifica apparentemente semplice nasconde una complessa realtà ingegneristica che Mercedes ha saputo navigare con maestria.

L'intuizione chiave risiede nella fisica dei materiali. Alcuni componenti all'interno della camera di combustione si espandono significativamente quando esposti a calore estremo e carichi di lavoro elevati — condizioni intrinseche al funzionamento di una moderna power unit di F1. Questa espansione termica aumenta effettivamente il volume massimo della camera di combustione rispetto al volume minimo, incrementando così il rapporto di compressione reale durante le condizioni di utilizzo in pista.

Il punto cieco del regolamento? I rapporti di compressione vengono misurati solo a motore freddo, rendendo di fatto impossibile per la FIA controllare cosa accada una volta che la power unit raggiunge le temperature d'esercizio. Come riferito da un ingegnere Ferrari a Turrini, non esiste un metodo pratico per misurare il rapporto di compressione mentre il motore opera a pieno regime termico — lasciando spazio a quella che Mercedes ha individuato come una scappatoia sfruttabile.

Il via libera della FIA

Ciò che rende questa situazione particolarmente rilevante è che Mercedes non ha agito in una zona d'ombra normativa, ma ha ricevuto un esplicito via libera dalla FIA. Secondo le indiscrezioni, la Federazione avrebbe concesso a Mercedes (e a Red Bull Powertrains) il semaforo verde per procedere con i propri concetti di motore basati sulla scappatoia del rapporto di compressione per il 2026. La posizione della FIA è pragmatica: l'unica cosa che conta è che il rapporto di compressione misurato a temperatura ambiente sia 16:1, indipendentemente da ciò che accade una volta che il motore è in funzione.

Questa approvazione rappresenta un parallelo interessante con gli elementi aerodinamici flessibili che si comportano diversamente sotto carico — un precedente già consolidato all'interno del quadro normativo della Formula 1.

Le implicazioni sulle prestazioni

Il vantaggio prestazionale in gioco è notevole. Se il rapporto di compressione in pista dovesse avvicinarsi a valori prossimi al precedente limite di 18:1 dei vecchi regolamenti, il guadagno di potenza per Mercedes e Red Bull potrebbe aggirarsi intorno ai dieci cavalli. Su circuiti competitivi, questo si traduce in un differenziale di prestazioni di 3-4 decimi di secondo al giro — un margine che potrebbe rivelarsi decisivo nella lotta per il campionato.

Al contrario, si ritiene che la Ferrari non stia adottando un approccio simile né per i motori di inizio stagione né per quelli previsti dopo la pausa estiva del 2026, lasciando potenzialmente la Scuderia di fronte a un deficit di prestazioni persistente per tutta la durata della stagione.

Soluzione ingegneristica geniale o svista regolamentare?

Sebbene la soluzione appaia legalmente difendibile — e rappresenti un'ingegneria brillante nel rispetto della lettera del regolamento — la situazione ha scatenato un dibattito nel paddock su quanto tale interpretazione mini lo spirito delle regole. I costruttori rivali potrebbero avere poche alternative se non accettare questo vantaggio e attendere il 2027 per sviluppare concetti simili.

Il vero quadro competitivo emergerà solo quando le auto di nuova generazione scenderanno in pista, con i test pre-stagionali in programma a Barcellona il 26 gennaio. Fino ad allora, i valori in campo rimarranno avvolti nell'incertezza, ma Mercedes ha già ottenuto un vantaggio strategico significativo nella corsa agli armamenti ingegneristici.